SETTIMANA MONDIALE PER LA RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SALE

  • by: Create Cures Foundation Editorial StaffRedazione Fondazione Valter Longo
  • March 19th, 2020

Domenica 15 marzo si è conclusa la dodicesima edizione della “Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale”, promossa da World Action on Salt & Health (WASH) (1) (2).

All’evento, come ogni anno, hanno aderito la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) e il Gruppo Intersocietario Meno Sale Più Salute (3).

Il tema dell’evento 2020 è stato “Hide and Seek” (ovvero “nascondi e cerca”), pertanto è stata richiamata l’attenzione sulle fonti alimentari di sale nascosto e sulla necessità di ricercare cibi a basso apporto di sale (3).

Secondo i LARN (acronimo che sta per “Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana”), il fabbisogno medio di sale è di 5 grammi al giorno (g/die), corrispondenti a circa 2 grammi di sodio (4).

Negli anziani il limite si fa più stringente, si raccomanda di non superare i 4 g/die, a causa del maggior rischio ipertensivo e cardiovascolare della categoria (6). Nonostante le indicazioni, a livello globale si stima che vengano consumati tra gli 8 e i 15 grammi al giorno (2).

La relazione causale tra consumo eccessivo di sale e malattie cardiovascolari, come ipertensione, infarto e ictus, è ad oggi documentata e accertata da diversi studi. Secondo la WASH, se si riducesse il consumo di sale entro i limiti consigliati, si potrebbero prevenire circa 2,5 milioni di decessi ogni anno (1).

Moderare l’apporto di sale con la dieta consente di ridurre la pressione arteriosa e, di conseguenza, di abbassare il rischio cardiovascolare, in particolare l’incidenza di eventi come ictus cerebrale, infarto e scompenso cardiaco (3).

Nell’evoluzione dell’uomo il sale ha avuto un’importanza fondamentale, essendo stato uno dei primi metodi di conservazione dei cibi. Tuttavia, grazie ai metodi oggi disponibili, del sale aggiunto si potrebbe fare a meno, poiché quello naturalmente contenuto negli alimenti sarebbe già di per sé sufficiente a coprire il fabbisogno fisiologico (6).

In tabella sono riportate le comuni fonti di sale nascosto (6).

ALIMENTOPORZIONESALE
Pizza margherita300 g6 g
Verdure sott’aceto60 g1,2 g
Olive da tavola conservate35 g1,1 g
Pane50 g0,75 g
Crackers30 g0,6 g
Cornetto semplice50 g0,5 g
Merendina tipo pan di Spagna40 g0,35 g
Cereali da colazione40 g0,3 g
Biscotti dolci30 g0,15 g

Per gli italiani le principali fonti di sale sono rappresentate da pane e prodotti da forno, salumi e formaggi ma è bene tenere a mente che molto spesso il sale si trova anche in prodotti che vengono considerati dolci, come merendine, snack e dolci confezionati (CREA, 2018).

Nonostante il sapore salato sembri irrinunciabile, in realtà il gusto è un senso educabile ed è sufficiente ridurre l’apporto di sale in modo graduale per potersi allenare a non sentirne la necessità e a godere del sapore naturale dell’alimento.

Come possiamo fare per ridurre il consumo di sale?

  • Leggere le etichette e prediligere cibi con massimo 0,3 grammi di sale in 100 grammi di prodotto (3)
  • Cercare di non aggiungere sale in cucina ed eliminare la saliera dalla tavola (3)
  • Evitare piatti, sughi pronti e prodotti confezionati, come snack e merendine (6)
  • Usare spezie (rosmarino, salvia, origano, timo, paprika, pepe, peperoncino), aglio e cipolla per insaporire le pietanze e limitare il consumo di condimenti ricchi di sodio (salsa di soia, gomasio, salse) (3)
  • Risciacquare con cura legumi e verdure in scatola e prediligere frutta e verdura fresca (1)
  • Cuocere pasta e riso in acqua poco salata(3)
  • Pesce, pollo, verdure e patate sono cibi saporiti anche senza sale aggiunto (3)
  • Preferire prodotti da forno senza aggiunta di sale (3)
  • Se proprio il menù sembra insipido, aggiungere un pizzico di sale iodato (3)

Fonti:

1.http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4114.

  1. https://www.epicentro.iss.it/cardiovascolare/settimana-riduzione-sale-2020.
  2. https://sinu.it/week-2020/.
  3. http://www.worldactiononsalt.com/awarenessweek/.
  4. ​LARN – Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana – Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014.
  5. CREA, Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione. Linee guida per una sana alimentazione. 2018.

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